Giovanna Canzano
incontra intellettuali e politici

martedì 8 aprile 2025

QUALE FUTURO PER LA NUOVA EUROPA VITO BRUSCHINI ‘I BANCHIERI DEL DIAVOLO’

 


QUALE FUTURO PER LA NUOVA EUROPA




 

 



ASSOCIAZIONE

CULTURA IN CAMMINO

Giovanna Canzano

QUALE FUTURO

PER LA NUOVA EUROPA

L’Europa di Ventotene fu   pensata per il sociale.

Quella del Trattato di Maastricht per le élite finanziarie.

Ma quale futuro per la nuova Europa?

Prendendo spunto dal romanzo di

 VITO BRUSCHINI  ‘I BANCHIERI DEL DIAVOLO’

ne parliamo con

Enea Franza

Fabio Verna

Nino Galloni

Marco Saba

Guglielmo Quagliarotti

modera

Maria Gravano

sarà presente l’autore

UNIVERSITA’ INTERNAZIONALE  DELLA PACE

 Via Nomentana 56, ROMA PORTA PIA

 Martedì 8 aprile 2025,  H 15.30

    










I BANCHIERI DEL DIAVOLO – I FRATELLI BERGMEYER

Di Vito Bruschini – Newton Compton editore

In concorso per il Premio Strega

Vito Bruschini continua a stupirci con storie dove riesce a intrecciare realtà storiche con trame romanzate che catturano il lettore incollandolo alla vicenda fino all’ultima pagina.

Tanto per essere coerente con il suo stile, l’Autore parte da un fatto reale: nel 1869 Victor Hugo pubblica L’uomo che ride. Come dichiara nella prefazione è il primo libro di una trilogia dove ha intenzione di raccontare la corruzione e il degrado della società francese dell’epoca. In questo primo libro sottolinea il parassitismo e il disprezzo dell’aristocrazia per il popolo sofferente Il secondo volume lo dà alle stampe nel 1873. S’intitola Il Novantatré, si riferisce al 1793, l’anno del Terrore, dove racconta alcune drammatiche vicende della Rivoluzione. Infine nel 1880 avrebbe scritto un terzo libro, di cui però i biografi non hanno trovato traccia.

A questo punto facciamo la nostra conoscenza con Marion, la protagonista della storia, le cui vicende s’intrecciano con il misterioso manoscritto del grande scrittore francese. Marion, scrittrice mediocre, ma abilissima ricercatrice bibliografica, un giorno lo scopre nell’Archivio segreto del Vaticano.

Il libro è la denuncia di Victor Hugo contro una famiglia di Francoforte, i cinque fratelli Bergmeyer, che da rigattieri, alla fine del Settecento, diventano la più ricca dinastia della storia dell’umanità. Con i loro soldi, prestandoli ai governi dell’epoca, finanziano gran parte delle guerre dell’800 a cominciare dalle guerre napoleoniche. La strategia messa in atto non è quella di parteggiare per l’uno o l’altro contendente. Il loro unico obiettivo è quello di arricchirsi. Infatti il ramo francese dei Bergmayer finanzia Napoleone, mentre quello inglese, sovvenziona il generale Wellington. Chiunque avesse vinto, gli unici a guadagnarci sarebbero sempre stati loro. E questo fino ai nostri giorni, essendo i fratelli Bergmeyer (nome fittizio, ma i più scaltri dei lettori avranno compreso a quale dinastia si riferisce l’Autore), ancora oggi, una delle famiglie multimiliardarie al comando della finanza mondiale.

Victor Hugo nel suo manoscritto intitolato I Fratelli Bergmeyr denuncia l’immoralità della famiglia, ma il volume non viene pubblicato e scompare nell’Archivio segreto per oltre un secolo finché Marion non lo ritrova.

Dal momento che Marion viene in possesso del manoscritto accadono una serie di omicidi dove le vittime sono persone a cui lei è più legata.

Uno studioso capirà che i delitti sono tutti a sfondo esoterico. Le indagini la porteranno al castello di Houska, vicino Praga, centro di leggende, eletto dai Banchieri del Diavolo come loro covo segreto. Anche le leggende del castello sono reali, tanto che lo stesso Himmler, braccio destro di Hitler, nell’Operazione Ahnenerbe del 1935, operazione promossa per cercare le origini esoteriche del nazismo, effettuò all’interno delle mura una serie di scavi … qui la vicenda si conclude in modo sconvolgente, con una serie di inaspettati colpi di scena che coinvolgeranno Marion, la sorella Nora e i manager delle banche più potenti del mondo.

Insomma una fosca vicenda, dove fino all’ultima pagina non si riesce a capire chi sia il killer degli omicidi. Il colpo di scena finale lascerà sconcertati per la sua imprevedibilità. Eppure nel corso delle trecento pagine l’Autore ha lasciato una manciata di indizi per risolvere l’enigma, oltre a essere una seria denuncia della manipolazione mondiale da parte delle élite finanziare.

BIO

Vito Bruschini, scrittore e sceneggiatore, nato a Roma, ha scritto romanzi editi da Newton Compton e Bertoni editore. I suoi libri sono stati tradotti in dieci paesi del mondo. Ha vinto il “Premio Costa d’Amalfi libri”. Il “Premio Rossellini”. Il “Premio Charlot” di Salerno. Il “Pegasus”, premio internazionale della critica della Città di Cattolica. Il “Premio Eccellenze Napoli Cultural Classic”. Per il teatro ha scritto e diretto Sotto un cielo di bombe nell’ambito del Festival del documentario storico di Roma. Attualmente due suoi romanzi sono stati opzionati per realizzare delle serie televisive.





ENEA FRANZA Enea Franza, dottore commercialista e revisore legale. Ha lavorato al MEF, dove, vincitore di concorso pubblico a funzionario, ha ricoperto vari incarichi occupandosi di vigilanza sulla spesa pubblica. E’ stato membro del collegio sindacale di alcuni consorzi agrari in rappresentanza del MEF. Successivamente su nomina del Ministro della Funzione Pubblica membro del collegio sindacale di Formez S.p.A. e Formez Italia S.p.A. Attualmente è dirigente Consob e responsabile di due uffici: “Ufficio Consumer Protection” e “Ufficio Camera di Conciliazione ed Arbitrato”.  Svolge attività di docenza in materie economiche presso varie Università Italiane ed Estere sia statali e che private. E’ direttore del Dipartimento di scienze politiche all’Università Internazionale per la Pace di Roma, delegazione di UniPeace-O.N.U e del Dipartimento di Economia della “Libera Università degli studi Svizzera” di Lugano. E’ membro di vari comitati scientifici di enti sia privati che pubblici . Da ultimo consulente della Commissione parlamentare di inchiesta per i  consumatori ed utenti.  E' giornalista pubblicista, autore di vari saggi sulle ragioni della crisi attuale, nonché collaboratore di varie riviste scientifiche di settore. Collabora come giornalista economico free lance con diversi quotidiani e settimanali. Attualmente direttore CONSOB.

NINO GALLONI si laurea in Giurisprudenza a Roma nel 1975 a 22 anni. Negli anni successivi svolge attività di docenza presso la stessa Università, Facoltà di Scienze Politiche, con due corsi in Storia Economica Contemporanea sull’Età Giolittiana e il New Deal di Roosevelt. Per specializzarsi in Storia Economica Americana, nel 1978, svolge una ricerca a Berkeley (CA) finanziata dal CNR e sotto la guida del Prof. Richard Webster. Nel 1979 torna in Italia, dove ha vinto un concorso per funzionario di ruolo al Ministero del Bilancio e della programmazione economica. Conosce il Prof. Federico Caffè con cui inizia un’intensa collaborazione scientifica ed editoriale. Durante gli anni Ottanta è docente a contratto: due anni alla Cattolica di Milano, poi Napoli e Modena. È membro del “Gruppo ad hoc” dell’OCSE sull’innovazione tecnologica nelle PMI. A partire dal 1981 è molto attivo all’interno del suo Ministero nella critica alle scelte di politica monetaria e gode di molto seguito nella società civile per tale impegno; viene comandato al Ministero del Tesoro per formare un think thank per capire se le politiche economiche decise in quegli anni siano obbligate o facoltative.

FABIO VERNA  Economista con una maturata esperienza sui mercati finanziari, analista di geopolitica, già professore di Finanza Aziendale (vecchio ordinamento) Analisi Finanziaria (nuovo ordinamento) attualmente Presidente del C.d.A. della JDF & Partner, consulente per l'internalizzazione delle imprese nell'ambito del Piano Mattei

GUGLIELMO QUAGLIAROTTI Nato è a Roma  1943, dopo varie esperienze professionali in alcune delle maggiori testate giornalistiche nazionali, (Il Tempo, Ansa, Giornale d’Italia, Rai tg,), ha lavorato per circa 23 anni al Messaggero (prima in Cronaca e poi per molti anni nelle pagine di Economia) dove, come inviato speciale, ha avuto modo di seguire insieme ai massimi vertici politici ed economici nazionali, (in particolare nelle missioni di ministri e capi del governo organizzate da Confindustria-Ice–Api) i maggiori problemi dell’economia mondiale e dell’internazionalizzazione dei mercati esteri.
Quale esperto di problemi macro economici ha intervistato per diversi lustri i massimi protagonisti dell’industria, commercio artigianato sulle pagine di Eonomia e Finanza del Messagero con particolare riferimento ai settori strategici del commercio internazionale, dell’energia, e delle infrastrutture. È stato tra i primi giornalisti italiani a visitare con l’Enel le maggiori centrali nucleari in Francia e partecipando nel 1978 con il presidente dell’Eni Sette,  all’inaugurazione del gasdotto italo-algerino nel cuore del Sara nel 1980.
E’ stato tra i primi giornalisti italiani a raggiungere con l’elicottero dell’esercito i luoghi sconvolti dal terremoto in Irpinia e Basilica. Ha seguito i principali avvenimenti degli anni settanta- ottanta (tra lo scandalo Lockheed a quello della P2, Bankitalia, fino agli anni cruenti del terrorismo, seguendo in prima fila il caso Moro, di cui, in relazione al quale, ricevette il testamento politico dello statista,  il comunicato numero 8 delle br . Per questi ultimi servizi giornalistici ha ricevuto tra gli altri il premio giornalistico ‘Il segno del cronista’ da parte della Federazione della Stampa e del Sindacato Cronisti.
 Per motivi professionali si è recato nelle zone più disagiate del pianeta: Indocina, Medio Oriente (non solo Egitto Siria e Nord Africa, ma anche Sudan Yemen Quwait etc) dell’Africa (Zauire in particolare ha intervistato i  direttori dei parchi Virunga e Goma dopo l’assassinio da parte dei bracconieri della famosa etologa dei gorilla di montagna Dyane Fossey).

Maria Gravano Giornalista e attrice, ha lavorato per skytg 24, RAI e altre reti televisive, si interessa di politica, economia e cultura. È cultore di Geografia Politica ed Economica alla Università Sapienza di Roma. Come attrice in Don Matteo, Un Medico in Famiglia, Reti di Potere, pubblicità tra cui Rio Mare, Shimano, Telecom Impresa Semplice

Giovanna Canzano, originaria della provincia di Caserta, risiede da molti anni a Roma. Da anni studiosa di ebraismo, soprattutto della sua letteratura.  Sociologa e blogger, ha realizzato e messo in rete una panoplia di saggi e servizi, privilegiando le tematiche politiche e culturali. Collabora con giornali on-line, e cura dei blog personali, ne i quali, oltre a scritti che veicolano il suo personale pensiero, riporta interviste a qualificati esperti nei vari argomenti, sia sotto la tradizionale forma di articolo redazionale che di video, realizzati, oltre che a Roma, nelle località nazionali dove si svolgono eventi di interesse. Attiva a livello culturale, ha organizzato e organizza vari eventi, seminari, convegni, dibattiti su tematiche storiche e di attualità, e presentazione di libri.