Giovanna Canzano
incontra intellettuali e politici

lunedì 2 marzo 2015

ERCOLE La Salvezza nel linguaggio figurato del mito. Dalla caverna platonica alla Luce della consapevolezza.


                                       

L'ASSOCIAZIONE 
CULTURA IN CAMMINO

Daria Swann - Ercole Ammiraglia - Giovanna Canzano -Giovanni Luigi Manco

Organizza il Convegno

ERCOLE

La Salvezza nel linguaggio figurato del mito

Dalla caverna platonica alla Luce della consapevolezza


con il Patrocinio del Comune di Fiano Romano (Roma)



  Domenica 29 marzo 2015
alle ore 16.30

Sala Conferenze
Castello Orsini
Fiano Romano (ROMA)



Giovanni Luigi Manco, autore del saggio "Ercole, il Buddha mitologico", ediz. Re Nudo, parlerà di Ercole nel buddhismo del Gandhara. 

L’attore, regista e autore Ercole Ammiraglia, Presidente dell’Università Popolare Upter Roma Nord e Direttore Artistico del Festival del Teatro diFiano spiegherà la valenza del mito e delle “dodici fatiche”. 

Il presidente dell'associazione, dott.ssa Giovanna Canzano, tratterà il tema della redenzione nella X fatica

L'attrice Daria Swann reciterà, nell'antica lingua ellenica, l'inno orfico ad Ercole e le sacre sillabe di Eleusi.


Dopo l'evento, ci sarà una cena vegetariana
 nel Centro Yoga 'Il Cerchio e l'Acqua' ,
 Via Giordano Bruno, 1, FIANO ROMANO,
http://www.ie-kundaliniyoga.com/corsi/corsi.htm
La cena costa 10 euro su ordinazione.
Per ordinare telefonare al numero 338.3275925




L'incontro, nel terzo secolo a.C., tra la cultura ellenica e quella indiana che permise ai sapienti del Dharma nel Gandhara di riconoscere in Ercole la figura più chiara ed eloquente dell'Adi Buddha, dal sanscrito "buddha primordiale", massima espressione della vita e natura umana, intuito come tale, autonomamente, da tutti i popoli della Terra.
Le colonne d'Ercole quale varco tra il conosciuto e l'ignoto, i limiti angusti e gli sconfinati orizzonti, tra l'uomo e l'oltre uomo.
Ercole affronta con coraggio le prove di Hera, volute per infondere in tutti noi coraggio e consapevolezza.
L’Inno Orfico ad Ercole ha lo scopo di ricordare agli Esseri Umani come devono affrontare i problemi nella società in cui vivono. C’è sempre un Leone di Nemea, c’è sempre un’Idra, un Cerbero, a fermare il cammino delle persone. Ci sono sempre delle stalle da pulire o dei Pomi della Conoscenza da cogliere. C’è sempre una cerva da rincorrere o degli uccelli neri che vogliono pasteggiare delle nostre sconfitte.
L’Inno canta la donna e l’uomo che modificano il presente, esigono giustizia, anche a costo di affrontare prove durissime.
Questo nei sublimi versi dell'inno ad Ercole che l'attrice Daria Swann leggerà nella stessa lingua in cui fu composta, proprio per farci avvertire l'armonia sonora delle espressioni, più importante del contenuto verbale.


Inno orfico ad Ercole
O tu che hai l'eccelsa forza per sempre indistruttibile di Zeus,
Eracle d'animo vigoroso, di grande forza, prode Titano,
dalle mani potenti, indomito, ricco di fatiche gagliarde,
dalle forme cangianti, padre del tempo, eterno e benevolo,
indicibile, d'animo selvaggio, molto pregato, onnipotente,
che hai un cuore che tutto vince, forza grande, arciere, indovino,
che tutto divori, di tutto generatore, fra tutti supremo, di tutti soccorritore,
che per i mortali hai dato la caccia e posto fine alle specie feroci,
desiderando la pace che nutre i giovani splendidamente onorata,
che da te stesso nasci, infaticabile, il migliore germoglio della Terra,
lampeggiante di scaglie primigenie, Paion di gran nome,
che intorno al capo porti l'aurora e la nera notte,
passando attraverso dodici lotte da oriente ad occidente,
immortale, esperto, infinito, incrollabile;
Vieni, beato, recando tutti i sollievi alle malattie,
scaccia le malvagie sciagure agitando il ramo nella mano,
e manda via le Chere penose con velenose frecce alate.


                                                                                                                                               
Ercole Il Buddha Mitologico 
Scienza, religione, filosofia, psicanalisi; questi sono i territori in cui l’autore si avventura, svelandone truffe, inganni e mistificazioni, per poi arrivare ad esplorare il mito di Ercole (o Eracle) e le sue dodici fatiche. Dodici come le costellazioni dello zodiaco, dodici come il numero degli dei olimpici, dodici come i mesi dell’anno.
Imprese da condurre dentro di sé e solo simbolicamente contro agenti esterni. Una sequenza di prove, un percorso iniziatico per il quale, superata ogni difficoltà, verrà premiato dagli dei. Uno dei tanti messaggi del mito di Ercole che ci propone l’autore è che ciò che si vuole veramente, fin nel profondo dell’inconscio, si ottiene sempre.


Giovanni Luigi Manco, triestino di adozione, insegnante, laureato in giurisprudenza, pratica meditazione, la coltiva da oltre 20 anni con maestri provenienti da diverse tradizioni e paesi e la insegna in seminari e laboratori di studi. Autore di numerose pubblicazioni con Movimento Nonviolento, del Veltro, Solaria, Aurora Boreale, tradotte anche all’estero. In collaborazione con Re Nudo ha pubblicato “BUDDHA la via dei padri”.

Ercole Ammiraglia Attore, regista e autore, Presidente dell’Università Popolare Upter Roma Nord e Direttore Artistico del Festival del Teatro di  Fiano Romano.

Daria Swann (Daria Contento) Nata a Bari il 12 Marzo 1988, studia al liceo classico, diplomandosi con il massimo dei voti. Successivamente si trasferisce a Roma, dove studia alla Luiss Guido Carli laureandosi in giurisprudenza con votazione 110/110. A questo punto la sua vita prende una svolta, intraprendendo la carriera adi attrice, studia presso l'Accademia teatrale di Beatrice Bracco, formandosi con trainer di comprovata esperienza, tra questi Annalisa Aglioti, Juan Diego Puerta Lopez, Daniele Monterosi e Mary Setrakian, Studia, Recitazione, dizione, Canto, acting davanti a telecamera, teatro/danza e inizia a lavorare come performer per circoli ed eventi culturali, oltre che entrare a far parte della compagnia teatrale Skenèxodia, nell'ambito della quale ricopre il ruolo di “Io/Coro” nella versione modernizzata del Prometeo Incatenato di Eschilo e “Marlène” ne “La stanza dei Glicini”, spettacolo dall'ambientazione onirica e surrealista. Lavora altresì ai suoi primi corti cinematografici, ultimo dei quali “Storia di ordinaria solitudine” del regista Fabrizio Condino, presto in diffusione. Attualmente continua a formarsi, spaziando anche in discipline di circo contemporaneo e arti di spettacolo di strada.