Giovanna Canzano
incontra intellettuali e politici

venerdì 24 marzo 2023

EMANUELA ORLANDI 1983

     



EMANUELA ORLANDI 1983


Giovanna Canzano
Presidente associazione cultura in cammino
introduce
Paolo Tozzi
relatori
Vito Bruschini
Federica Giandinoto
Pietro Orlandi
Antonio Parisi
Guglielmo Quagliarotti
Modera
Giovanna Canzano
Video
Valeria Vilas
Domenica 23 aprile 2023 H 17
Castello Orsini Sala Conferenze
Fiano Romano (ROMA)

Associazione Cultura in Cammino
presidente Giovanna Canzano tel. 3383275925)

A quasi quarant’anni dalla scomparsa, il promotore della giustizia vaticana insieme alla Gendarmeria Alessandro Diddi avvierà nuove indagini in relazione alla scomparsa di Emanuela Orlandi avvenuta a Roma nel giugno del 1983. In base a quanto si apprende l'iniziativa è legata ad una serie di istanze presentate in passato da Pietro Orlandi, fratello di Emanuela. La legale della famiglia della ragazza, Laura Sgrò, sulla riapertura dell'inchiesta ha dichiarato: "Noi ne siamo all'oscuro, lo apprendiamo dagli organi di stampa ma certo è da un anno che attendevamo di essere ascoltati".
Emanuela Orlandi è nata a Roma il 14 gennaio 1968, penultima figlia di Ercole, commesso della Prefettura della casa pontificia, e Maria Pezzano. All'epoca della scomparsa abitava in Vaticano con i genitori e i quattro fratelli: Pietro, Natalina, Federica e Maria Cristina.
Nel giugno 1983 aveva appena terminato il secondo anno del liceo scientifico presso il convitto nazionale Vittorio Emanuele II, venendo rimandata a settembre in latino e francese. Dotata di talento musicale, Emanuela frequentava da anni l'Accademia di Musica Tommaso Ludovico da Victoria, in piazza Sant'Apollinare (a poca distanza da Palazzo Madama), dove seguiva i corsi di pianoforte, flauto traverso, canto corale e solfeggio.
Il 22 giugno 1983 Emanuela uscì di casa alle 16.00 circa per recarsi alle lezioni di musica in piazza Sant'Apollinare. La lezione di flauto si svolgeva dalle 17.00 alle 18.00 e quella di canto corale dalle 18.00 alle 19.00. Uscita dalla lezione di canto 10 minuti prima del tempo, Emanuela telefonò a casa da una cabina; rispose la sorella Federica, ed Emanuela le disse che un uomo l'aveva fermata proponendole un lavoro di volantinaggio per la Avon Cosmetics, retribuito con la somma di 375.000 lire (equivalenti a circa 590 € del 2023), da svolgersi durante una sfilata di moda nell'atelier delle Sorelle Fontana che si sarebbe tenuta dopo pochi giorni; la sorella le sconsigliò di accettare la proposta e le suggerì di tornare a casa per parlarne con la madre. Secondo le ipotesi investigative, la ragazza avrebbe incontrato il presunto rappresentante della Avon prima di arrivare a lezione di flauto. Dopo la telefonata con la sorella, Emanuela aspettò l'uscita delle altre compagne dal corso di canto e insieme a due di esse, Raffaella Monzi e Maria Grazia Casini, raggiunse la fermata dell'autobus in Corso Rinascimento. A detta delle due ragazze, Emanuela alluse alla proposta di lavoro ricevuta e, da loro messa in guardia, disse che avrebbe chiesto prima il permesso ai genitori e che avrebbe comunque fatto attenzione per evitare brutte sorprese. Intorno alle 19.30, prima Maria Grazia e poi Raffaella salirono su due differenti autobus dirette a casa, mentre, a detta di Raffaella, Emanuela non salì sull'autobus poiché troppo affollato, dicendo che avrebbe atteso quello successivo. Da quel momento si persero le tracce della ragazza.
Secondo un'altra versione, dopo la telefonata Emanuela confidò all'amica e compagna della scuola di musica Raffaella Monzi che sarebbe rimasta ad attendere l'uomo che le aveva fatto l'offerta, per dirgli che avrebbe chiesto prima il permesso ai propri genitori. Raffaella dichiarò che Emanuela l'avrebbe accompagnata alla fermata dell'autobus, lasciandola alle 19.30. Raffaella riferì quindi che dopo essere salita sul mezzo pubblico vide dal finestrino Emanuela parlare con una donna dai capelli ricci — che non fu mai identificata — anche se alcuni suggerirono che si trattasse con ogni probabilità di qualche altra allieva della scuola di musica.
Riguardo la presunta offerta di lavoro fatta ad Emanuela, fu accertato in seguito che la Avon — che peraltro impiegava solo personale femminile — non aveva nulla a che vedere con il fatto, e risultò inoltre che nello stesso periodo altre adolescenti dell'età di Emanuela erano state adescate da un uomo con il pretesto di pubblicizzare prodotti cosmetici in occasione di eventi quali sfilate di moda o altro.
Giovanna Canzano presenta i relatori.
Apre il Convegno Paolo Tozzi, che porterà i saluti da Fiano Romano.
Per parlare della riapertura del caso di Emanuela Orlandi, abbiamo invitato a Fiano Romano Vito Bruschini, Federica Giandinoto, Antonio Parisi, Guglielmo Quagliarotti e e, anche Pietro Orlandi, fratello della scomparsa Emanuela.
Cosa è veramente successo? Oggi dopo tanti anni ci sono altre novità? I relatori ci diranno il loro punto di vista sui fatti del 1983 ad oggi, per poi proseguire ad un confronto tra di loro ed il pubblico su questa misteriosa sparizione, modera il dibattito Giovanna Canzano.

Vito Bruschini

Ha lavorato come sceneggiatore e aiuto regista in alcuni film degli anni Settanta e ha diretto e sceneggiato il film Zanna Bianca e il grande Kid del 1977, che ha vinto il premio della giuria al Giffoni Film Festival. Negli anni ottanta ha scritto documentari e trasmissioni culturali per la televisione (La serie di trasmissioni televisive La fatica della tradizione ha vinto il premio "migliore opera della sezione etnie" presso il "Festival internazionale cinematografico di Salerno) e video didattici per diverse collane editoriali. Ha inoltre insegnato regia presso l'accademia Rosebud, scuola privata di cinema e televisione e ha realizzato programmi televisivi per la piattaforma Sky.
Come giornalista ha diretto la rivista Quark Magazine e il mensile di ecoturismo Geos. Ha creato una società di servizi editoriali, con la quale ha realizzato inserti e allegati culturali per diverse testate editoriali e ha lavorato per la rivista di moda Audrey, per l'edizione cartacea del quotidiano Il Globo e per il mensile di orologi Kronos.
Ha diretto la pubblicazione interna delle Ferrovie dello Stato Diario delle ferrovie d'Italia (1839-2000): dalla Napoli-Portici all'ETR500 Edizioni Efeso, 2000. Ha scritto e diretto ‘Sotto un cielo di bombe’, proiezione di un documentario sul bombardamento di San Lorenzo intervallato dalle storie raccontate da 10 attori, rappresentato nell'ambito del "Festival del documentario storico", manifestazione romana del 2009. Ha pubblicato nel 2009 il romanzo The Father - Il padrino dei padrini. Nel 2011 Vallanzasca; nel 2012, La strage. Il romanzo di piazza Fontana; nel 2013, Educazione criminale; nel 2014 I segreti del club Bilderberg. Il romanzo del potere; nel 2015 I cospiratori del Priorato, tutti con Newton Compton Editori.
Nel 2016, mentre Pietro Orlandi si rivolge a Papa Francesco per acquisire gli atti dell'inchiesta sulla scomparsa della sorella Emanuela Orlandi (Dogliani, dal fratello di Emanuela Orlandi nuovo appello a Papa Francesco, in Repubblica.it, 7 maggio 2017), Bruschini pubblica La verità sul caso Orlandi dal quale sarà liberamente tratto il film La verità sta in cielo di Roberto Faenza (AGI - Agenzia Giornalistica Italia, Faenza, racconto la scomoda verità su Emanuela Orlandi). The Father e Miserere sono stati opzionati da due produzioni cinematografiche per realizzare delle serie televisive. Nel 2022 ha vinto il premio del MIC come migliore sceneggiatura (insieme ad altre 12 su 251 proposte) con "La spiga di Re Salomone". I diritti di alcuni suoi romanzi sono stati venduti in nove nazioni.
Federica Giandinoto

Nata e cresciuta a Roma, è avvocato non più iscritta al relativo Albo, poiché attualmente funzionaria amministrativa presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
Agli studi giuridici ha alternato quelli musicali, avendo conseguito nel 2005 anche la laurea in “Pianoforte”, presso il Conservatorio di Musica “Licinio Refice” di Frosinone.
Ha scritto due monografie, di cui la prima, intitolata “’Ndrangheta s.r.l. – Una società dai reati Legalizzati”, un’attenta ricerca socio-criminologica sull’associazione mafiosa di origine calabrese, è stata ripubblicata in altre due edizioni oltre la prima, e la seconda, “Saggi di psicologia criminale”, è stata pubblicata alla fine del 2021.
Quest’ultima è un’opera collettiva, realizzata insieme ad alcuni suoi allievi dell’omonimo corso che ha tenuto, assieme a quello di “Scienze criminologiche”, presso l’associazione “Attività di pensiero”, sita in Roma, nel corso del biennio 2020-2021.
In passato ha scritto articoli scientifici sulla ‘ndrangheta in alcune riviste di settore.
Essendo anche appassionata di scrittura di poesie, ha recentemente ottenuto come premio la pubblicazione di una sua lirica all’interno di una raccolta intitolata “Poesie di strada”.

Pietro Orlandi

Fratello di Emanuela Orlandi, è molte volte protagonista in televisione per parlare della vicenda che ancora non ha un colpevole. La sorellina è infatti scomparsa a soli quindici anni e ancora oggi tra inchieste, archiviazioni e smentite non si sa davvero che fine abbia fatto.
Antonio Parisi

Si è occupato di politica ricoprendo l'incarico di Segretario Nazionale del Fronte Monarchico Giovanile dell'UMI dal 1982 sino alla morte dell'ultimo ex Re d'Italia, Umberto II, avvenuta il 18 marzo 1983. Fu fondatore nel 1984 con Sergio Boschiero del movimento politico Fert. Dopo la morte di Umberto II, ha collaborato, fino al 2000, con l'Arciduca Otto d'Asburgo. Insieme al giornalista e parlamentare Gustavo Selva ha ricostruito in Italia l'Unione Paneuropea. Dopo aver lavorato al quotidiano Commercio Estero, organo dell'Istituto nazionale per il commercio estero, fu chiamato nel 1992 a dirigere il mensile economico Europa Finanza. Nel 1992 ebbe anche la direzione della Tv toscana Tele 90 a cui seguì nel 1994, per 9 anni, la direzione responsabile dell'emittente nazionale Rete Mia subentrando nell'incarico a Ruggero Orlando. È autore delle trasmissioni, Italia Più ed Europa Più trasmesse sulla piattaforma Sky. Successivamente ha diretto il quotidiano a tiratura nazionale Il Meridiano. Scrive ora per diverse testate settimanali italiane dove ha firmato tra le altre delle inchieste sul caso Emanuela Orlandi, di cui scoprì la BMW con cui fu presumibilmente rapita, sulla morte di Edoardo Agnelli (1954-2000) e sulla Sacra Sindone, rinvenendo i documenti che comprovano gli appetiti di Hitler sulla reliquia di Torino. Ha condotto una approfondita indagine sulle foibe piemontesi e sugli eccidi successivi al 25 aprile 1945. Nel 2006 è stato insignito a Venezia dall'Accademia dei Sbandai dell'omonimo premio per i suoi scritti sulla Casa d'Asburgo. Per il suo libro sul caso Parolisi ha vinto l'edizione 2013 de I sapori del giallo, rassegna di letteratura poliziesca e gastronomia che si tiene ogni anno a Langhirano. Nel 2019 al Salone del Libro di Torino per il volume "Ucraina" riceve assieme a Fabrizio Bertot, il Premio Internazionale "Volterrani". Si è qualificato primo posto assoluto del Premio Letterario Internazionale Montefiore, con il libro "Gli Agnelli". Dalla fine del 2015 è portavoce della Chiesa Ortodossa italiana autocefala.

Guglielmo Quagliarotti

Nato è a Roma 1943, dopo varie esperienze professionali in alcune delle maggiori testate giornalistiche nazionali, (Il Tempo, Ansa, Giornale d’Italia, Rai tg,), ha lavorato per circa 23 anni al Messaggero (prima in Cronaca e poi per molti anni nelle pagine di Economia) dove, come inviato speciale, ha avuto modo di seguire insieme ai massimi vertici politici ed economici nazionali, (in particolare nelle missioni di ministri e capi del governo organizzate da Confindustria-Ice–Api) i maggiori problemi dell’economia mondiale e dell’internazionalizzazione dei mercati esteri.
Quale esperto di problemi macroeconomici ha intervistato per diversi lustri i massimi protagonisti dell’industria, commercio artigianato sulle pagine di Eonomia e Finanza del Messagero con particolare riferimento ai settori strategici del commercio internazionale, dell’energia, e delle infrastrutture. È stato tra i primi giornalisti italiani a visitare con l’Enel le maggiori centrali nucleari in Francia e partecipando nel 1978 con il presidente dell’Eni Sette, all’inaugurazione del gasdotto italo-algerino nel cuore del Sara nel 1980. È stato tra i primi giornalisti italiani a raggiungere con l’elicottero dell’esercito i luoghi sconvolti dal terremoto in Irpinia e Basilica. Ha seguito i principali avvenimenti degli anni settanta- ottanta (tra lo scandalo Lockheed a quello della P2, Bankitalia, fino agli anni cruenti del terrorismo, seguendo in prima fila il caso Moro, di cui, in relazione al quale, ricevette il testamento politico dello statista, il comunicato numero 8 delle br . Per questi ultimi servizi giornalistici ha ricevuto tra gli altri il premio giornalistico ‘Il segno del cronista’ da parte della Federazione della Stampa e del Sindacato Cronisti. Per motivi professionali si è recato nelle zone più disagiate del pianeta: Indocina, Medio Oriente (non solo Egitto Siria e Nord Africa, ma anche Sudan Yemen Quwait etc) dell’Africa (Zauire in particolare ha intervistato i direttori dei parchi Virunga e Goma dopo l’assassinio da parte dei bracconieri della famosa etologa dei gorilla di montagna Dyane Fossey).
Paolo Tozzi

Fiano Romano 25/01/1955, maturità conseguita al liceo scientifico Augusto Righi di Roma
laurea in Giurisprudenza conseguita all'Univ. La Sapienza di Roma. Professione: pubblico dipendente ora pensionato.

domenica 5 marzo 2023

IL PASOLINI BORGHESE di Gianfranco TOMEI





IL PASOLINI BORGHESE

 di Gianfranco TOMEI

Giovanna Canzano

Presidente Associazione Cultura in Cammino

Andrea De Fabiis Consigliere di Fiano Romano

Gianfranco Tomei  Autore

intervengono

Maddalena Menza

Pina Li Petri

Giuseppe Mele

Cony Ray

Modera

Valentina Marcotulli

 Sala Convegni Castello Orsini

Fiano Romano (ROMA) - 5 marzo 2023 ore 16.00

www.culturaincammino.blogspot.com  info 3383275925