Sabato 22 ottobre 2011 ore 16-20 Castello Orsini Sala Conferenze
FIANO ROMANO
FERONIA:
LA DIVINTA’ I LUOGHI DI CULTO E LE SUE LITURGIE
Saluto da parte del sindaco di Fiano Romano
Ottorino FERILLI Introduce Giovanna Canzano
presidente dell'associazione CULTURA in CAMMINO
Gianfranco GAZZETTI direttore archeologo presso la SABEM e Locus Ferroniae "Attività della soprintendenza per i beni archeologici dell'Etruria Meridionale" Leonardo MAGINI conoscitore dei santuari laziali e dell’archeo-astronomia etrusca "Feronia e Fortuna, lo sciamanesimo nella antica Roma" Emanuela CHIAVARELLI antropologa studiosa di culti arcaici siderali uranici "Indagine sulla Dea Feronia" Giovanni FEO profondo cultore del mondo etrusco con numerose pubblicazioni a suo carico sugli etruschi "Il territorio etrusco di Feronia e Sorano" Luigi PELLINI studioso delle tradizioni e delle religioni precristiane del Veneto "Il culto di Feronia a Verona, attraverso l'analisi del presunto santuario nominato fontana del Fero" Federico GIZZI storico dell’arte esperto in storia antica dell’Urbe "Dal Soratte a Saxa Rubra: alcune considerazioni a margine sulla geografia sacra del territorio falisco e gli eventi del 312 e.v." Orazio FERGNANI esperto nel moetarismo "La moneta nei centri oracolari"
moderatore
Renato DEL PONTE saggista e storico delle religioni del mondo classico, membro della società italiana di storia delle religioni
Feronia, antica divinità centro italica legata all’affrancamento degli schiavi, trova il suo culto in luoghi posti ai margini dei boschi, dove sempre sgorga una sorgente di acqua. Divinità ctonia, avvicinabile alla figura di Pan, che, come l’acqua sale dalle profondità della terra: divinità infera che ben incarna le dee femminili o la Grande Dea Madre Mediterranea, legata all’acqua, generatrice di vita e allo stesso modo al sottosuolo e così alla morte che tutto riassorbe incessantemente.
In questi ultimi anni molti studiosi si sono occupati di questa divinità femminile, connessa all'aspetto infero e alla stregoneria, una dea che il Cristianesimo ha cercato di far dimenticare, ma troppo diffuso fu il culto nel mondo romano e preromano e troppe tracce sono state lasciate dai suoi fedeli in molti santuari italici.
La conferenza vuole essere un confronto di alto livello, fra studiosi accreditati che da anni si occupano di Feronia aprendoci a nuove conoscenze di un culto che nei secoli si era dimenticato, che come un fiume carsico, sotterraneo, riemerge alla luce del sole per permetterci di conoscere la religiosità antica, e di riscoprire le liturgie e i riti che ci riconducono all’essenza del sacro .
