Giovanna Canzano
incontra intellettuali e politici

giovedì 20 marzo 2025

QUALE FUTURO PER LA NUOVA EUROPA

 

 



ASSOCIAZIONE

CULTURA IN CAMMINO

Giovanna Canzano

QUALE FUTURO

PER LA NUOVA EUROPA

L’Europa di Ventotene fu   pensata per il sociale.

Quella del Trattato di Maastricht per le élite finanziarie.

Ma quale futuro per la nuova Europa?

Prendendo spunto dal romanzo di

 VITO BRUSCHINI  ‘I BANCHIERI DEL DIAVOLO’

ne parliamo con

Enea Franza

Fabio Verna

Nino Galloni

Marco Saba

Guglielmo Quagliarotti

modera

Maria Gravano

sarà presente l’autore

UNIVERSITA’ INTERNAZIONALE  DELLA PACE

 Via Nomentana 56, ROMA PORTA PIA

 Martedì 8 aprile 2025,  H 15.30


I BANCHIERI DEL DIAVOLO – I FRATELLI BERGMEYER

Di Vito Bruschini – Newton Compton editore

In concorso per il Premio Strega

Vito Bruschini continua a stupirci con storie dove riesce a intrecciare realtà storiche con trame romanzate che catturano il lettore incollandolo alla vicenda fino all’ultima pagina.

Tanto per essere coerente con il suo stile, l’Autore parte da un fatto reale: nel 1869 Victor Hugo pubblica L’uomo che ride. Come dichiara nella prefazione è il primo libro di una trilogia dove ha intenzione di raccontare la corruzione e il degrado della società francese dell’epoca. In questo primo libro sottolinea il parassitismo e il disprezzo dell’aristocrazia per il popolo sofferente Il secondo volume lo dà alle stampe nel 1873. S’intitola Il Novantatré, si riferisce al 1793, l’anno del Terrore, dove racconta alcune drammatiche vicende della Rivoluzione. Infine nel 1880 avrebbe scritto un terzo libro, di cui però i biografi non hanno trovato traccia.

A questo punto facciamo la nostra conoscenza con Marion, la protagonista della storia, le cui vicende s’intrecciano con il misterioso manoscritto del grande scrittore francese. Marion, scrittrice mediocre, ma abilissima ricercatrice bibliografica, un giorno lo scopre nell’Archivio segreto del Vaticano.

Il libro è la denuncia di Victor Hugo contro una famiglia di Francoforte, i cinque fratelli Bergmeyer, che da rigattieri, alla fine del Settecento, diventano la più ricca dinastia della storia dell’umanità. Con i loro soldi, prestandoli ai governi dell’epoca, finanziano gran parte delle guerre dell’800 a cominciare dalle guerre napoleoniche. La strategia messa in atto non è quella di parteggiare per l’uno o l’altro contendente. Il loro unico obiettivo è quello di arricchirsi. Infatti il ramo francese dei Bergmayer finanzia Napoleone, mentre quello inglese, sovvenziona il generale Wellington. Chiunque avesse vinto, gli unici a guadagnarci sarebbero sempre stati loro. E questo fino ai nostri giorni, essendo i fratelli Bergmeyer (nome fittizio, ma i più scaltri dei lettori avranno compreso a quale dinastia si riferisce l’Autore), ancora oggi, una delle famiglie multimiliardarie al comando della finanza mondiale.

Victor Hugo nel suo manoscritto intitolato I Fratelli Bergmeyr denuncia l’immoralità della famiglia, ma il volume non viene pubblicato e scompare nell’Archivio segreto per oltre un secolo finché Marion non lo ritrova.

Dal momento che Marion viene in possesso del manoscritto accadono una serie di omicidi dove le vittime sono persone a cui lei è più legata.

Uno studioso capirà che i delitti sono tutti a sfondo esoterico. Le indagini la porteranno al castello di Houska, vicino Praga, centro di leggende, eletto dai Banchieri del Diavolo come loro covo segreto. Anche le leggende del castello sono reali, tanto che lo stesso Himmler, braccio destro di Hitler, nell’Operazione Ahnenerbe del 1935, operazione promossa per cercare le origini esoteriche del nazismo, effettuò all’interno delle mura una serie di scavi … qui la vicenda si conclude in modo sconvolgente, con una serie di inaspettati colpi di scena che coinvolgeranno Marion, la sorella Nora e i manager delle banche più potenti del mondo.

Insomma una fosca vicenda, dove fino all’ultima pagina non si riesce a capire chi sia il killer degli omicidi. Il colpo di scena finale lascerà sconcertati per la sua imprevedibilità. Eppure nel corso delle trecento pagine l’Autore ha lasciato una manciata di indizi per risolvere l’enigma, oltre a essere una seria denuncia della manipolazione mondiale da parte delle élite finanziare.

BIO

Vito Bruschini, scrittore e sceneggiatore, nato a Roma, ha scritto romanzi editi da Newton Compton e Bertoni editore. I suoi libri sono stati tradotti in dieci paesi del mondo. Ha vinto il “Premio Costa d’Amalfi libri”. Il “Premio Rossellini”. Il “Premio Charlot” di Salerno. Il “Pegasus”, premio internazionale della critica della Città di Cattolica. Il “Premio Eccellenze Napoli Cultural Classic”. Per il teatro ha scritto e diretto Sotto un cielo di bombe nell’ambito del Festival del documentario storico di Roma. Attualmente due suoi romanzi sono stati opzionati per realizzare delle serie televisive.





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